Decidere di iniziare un percorso psicologico è un atto di cura verso sé stessi. Tuttavia, per molte persone, la prima seduta con una psicologa può essere accompagnata da emozioni contrastanti: curiosità, speranza, ma anche ansia e timore del giudizio. Comprendere cosa accade durante il primo incontro e come prepararsi può aiutare ad affrontare questo passo con maggiore serenità e consapevolezza.
Perché si ha paura della prima seduta
La Dott.ssa Manuela De Luca psicologa a Torino centro, ci spiega che spesso chi si rivolge per la prima volta a uno specialista ha la sensazione di entrare in un territorio sconosciuto. La paura più comune riguarda l’idea di dover raccontare cose intime a una sconosciuta, oppure il timore di essere giudicati, “analizzati” o non compresi. È importante sapere che la psicologa è lì per accogliere, non per etichettare. Il suo ruolo è quello di creare uno spazio sicuro, riservato e senza pregiudizi, dove la persona possa sentirsi libera di esprimersi, anche con esitazione.
La prima seduta non è un interrogatorio, ma un momento di ascolto reciproco. È il punto di partenza di un possibile percorso, non un esame da superare.
Obiettivi della prima seduta
Durante la prima seduta con una psicologa, l’obiettivo principale è conoscersi. La professionista cercherà di comprendere il motivo per cui la persona ha deciso di iniziare il percorso, quali sono le difficoltà percepite e quali aspettative ha rispetto alla terapia. Allo stesso tempo, il paziente ha l’occasione di capire se si sente a proprio agio, se si riconosce nel metodo proposto e se desidera continuare il lavoro insieme.
Alcuni temi che potrebbero emergere sono:
- il motivo della richiesta (ansia, stress, relazione, lutto, indecisione…)
- la storia personale e familiare
- eventuali sintomi o episodi significativi
- lo stato emotivo attuale
- i desideri o obiettivi rispetto al benessere personale
Non esiste un “giusto modo” per raccontarsi: si può partire da un evento, da una sensazione o semplicemente dire “non so bene da dove iniziare”. Anche questa incertezza fa parte del processo.
Cosa aspettarsi concretamente
La prima seduta ha una durata media di 45-60 minuti, anche se può variare leggermente in base alla modalità (in presenza o online) e allo stile della psicologa. L’incontro può avvenire nello studio, in un ambiente riservato e accogliente, oppure tramite piattaforme digitali, ormai sempre più diffuse e funzionali.
Spesso la psicologa inizia con alcune domande esplorative, ma lascia molto spazio al racconto spontaneo. Non è necessario prepararsi in modo rigido, ma può essere utile riflettere su alcuni punti chiave prima dell’incontro, come:
- cosa mi ha spinto a chiedere aiuto proprio adesso
- quali sono i momenti in cui sto peggio
- cosa vorrei che cambiasse nella mia vita
- quali sono stati, in passato, i miei punti di forza
La psicologa potrebbe anche spiegare come intende lavorare, che tipo di approccio utilizza (es. cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionale, psicodinamico…) e chiarire aspetti tecnici come privacy, durata degli incontri e modalità di pagamento.
Come prepararsi emotivamente
Dal punto di vista emotivo, è normale sentirsi vulnerabili. La preparazione migliore non è “avere tutto sotto controllo”, ma accogliere le emozioni che emergono, anche se sembrano disordinate o difficili da spiegare. Piangere, fermarsi, non trovare subito le parole: tutto questo è parte del percorso.
È importante ricordare che la psicologa non si aspetta una versione perfetta della storia, né giudica i comportamenti o le emozioni. Il suo compito è accompagnare, facilitare, aiutare a fare chiarezza.
Anche il corpo può aiutare nella preparazione: scegliere un momento della giornata in cui si è più lucidi, evitare appuntamenti subito dopo la seduta e concedersi un tempo di decompressione sono piccoli gesti di rispetto verso sé stessi.
Una volta concluso il primo incontro, si può decidere se continuare il percorso. A volte la persona sente subito di aver trovato il posto giusto; altre volte può volerci qualche seduta per capirlo. È del tutto lecito prendersi del tempo per riflettere, confrontarsi con altre figure o cambiare professionista, se non ci si sente a proprio agio.
Se si decide di proseguire, si definirà un piano di lavoro personalizzato, con obiettivi realistici e modalità condivise. La psicologa potrà proporre esercizi, momenti di riflessione, tecniche di rilassamento o semplicemente continuare con il dialogo esplorativo.
Un passo che fa la differenza
La prima seduta con una psicologa può rappresentare l’inizio di un cambiamento profondo, anche se spesso avviene in modo graduale. È un gesto che richiede coraggio e fiducia, ma che apre alla possibilità di vivere meglio, con più consapevolezza e strumenti per affrontare le sfide quotidiane. Prepararsi non significa avere tutte le risposte, ma essere pronti a farsi le domande giuste, nel posto giusto, con la persona giusta al proprio fianco.
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