19/04/2024

5 consigli per te che lavori in smart-working

5 consigli per te che lavori in smart-working

Negli ultimi anni il mondo del lavoro è cambiato radicalmente, anche a causa della pandemia legata al Covid-19. Infatti, il panorama professionale italiano, per non fermarsi, è dovuto ricorrere a metodi di lavoro che potremmo definire “alternativi”.

Tra questi abbiamo lo smart-working, che tutti noi intendiamo come “lavoro da remoto” anche se, nella realtà dei fatti, non è esattamente la stessa cosa.

Infatti, con il termine “lavoro da remoto”, che potremmo tradurre come “remote working” facciamo riferimento a quella modalità di lavoro che viene svolta direttamente da casa oppure da qualsiasi altro luogo, con la sola necessità di un pc e di una connessione stabile ad internet.

Invece, lo “smart-working” è una metodologia di lavoro agile che presuppone degli obiettivi che devono essere raggiunti, indipendentemente dalla quantità di ore lavorate o dal luogo dove tale lavoro viene svolto.

In questo articolo andremo a scoprire 5 consigli che puoi fare tuoi se lavori in smart-working.

1- Prepara la tua postazione di lavoro

Come puoi ben comprendere, lavorare da casa o da un bar può essere molto complesso. Questo perché, talvolta, ti potrebbe capitare di distrarti più del dovuto, non avendo nessuno che ti controlla mentre svolgi le tue attività.

Pertanto, il nostro consiglio è quello di preparare una postazione da dedicare solo ed esclusivamente al lavoro, con una seduta comoda ed una luce adatta.

In questo modo, potrai mantenere una separazione più o meno netta tra vita professionale e vita privata.

Ad esempio, se svolgi il tuo lavoro da casa, ti consigliamo di non farlo sul tavolo da cucina. Infatti, quella è una zona che utilizzi per consumare i pasti e, di conseguenza, la tua mente non la collegherà in automatico al lavoro.

Al contrario potresti scegliere un’altra stanza dove lavorare, che sia uno studio, come un home office, o la scrivania della tua camera.

Se questo non è possibile a causa degli spazi ridotti, ti consigliamo di sederti su una sedia diversa rispetto a quella che utilizzi durante i pasti, in un punto diverso del tavolo.

Insomma, si tratta di un piccolo stratagemma che farà capire al tuo cervello che in quel momento, anche se ti trovi a casa tua, devi lavorare.

Un ulteriore stimolo verrà dato dal modo in cui ti vestirai: è sconsigliato lavorare in pigiama, ma sarebbe meglio vestirsi e prepararsi come se si stesse davvero per andare al lavoro.

2- Le pause sono importanti, sfruttale

Una delle peculiarità del lavoro in ufficio è la possibilità di fermarti dalle tue mansioni per fare delle piccole pause con i colleghi. Tutto questo a casa non è possibile.

Pertanto, ti consigliamo di porti degli obiettivi, anche piccoli ed, una volta raggiunti, fare una piccola pausa ed una camminata. In questo modo avrai due benefici: da un lato, riuscirai ad evitare di lavorare solamente, dall’altro ne beneficerà la tua salute, visto che stare seduti troppo a lungo non è consigliabile.

3- Obiettivi chiari e definiti

Come abbiamo sottolineato in precedenza, se lavori da casa spesso non fai le stesse pause che faresti in ufficio. A questo puoi unire il fatto che, non essendo controllato dal tuo capo o da un responsabile, potresti voler dimostrare sempre di più.

Ebbene, il consiglio è quello di porti obiettivi chiari e ben definiti, per evitare di “strafare”. Infatti, l’incapacità di disconnettersi dal lavoro, può portare a fenomeni di burnout più o meno pesanti.

Secondo degli studi condotti dal Policlinico San Marco, oggi soffre di burnout il 20% dei lavoratori in più rispetto al periodo pre-Covid.

4- Non perdere i contatti con il tuo team

Quarto consiglio? Non perdere i contatti con i membri del tuo team. Infatti, anche se non siete fisicamente nello stesso luogo, il confronto è sempre importante.

Insomma, è insieme che nascono le idee migliori, grazie allo scambio di opinioni.

Restare in contatto è semplice: ti basterà utilizzare il cellulare, le mail, le chat o le app di messaggistica istantanea.

5- Organizza il tuo lavoro

Hai moltissime attività da svolgere e non sai da dove partire? Il segreto è quello di prioritizzarle ed organizzare così il tuo lavoro.

Infatti, creandoti una to-do-list saprai chiaramente cosa deve essere fatto prima e cosa può essere invece rimandato.

Serve la Partita IVA per lavorare in smart-working?

Ad oggi moltissime aziende prevedono lo smart-working, o meglio, il remote working, nelle loro metodologie di lavoro.

Tuttavia, coloro che hanno praticamente sempre la possibilità di lavorare per obiettivi e da qualsiasi parte del mondo sono i freelance. Per questo motivo, se hai intenzione di aprire la tua Partita IVA, ti consigliamo di rivolgerti ad un commercialista.

Ad esempio, con Fiscozen puoi ricevere una consulenza gratuita e senza impegno con un esperto fiscale che ti spiegherà come funziona l’apertura e la gestione della Partita IVA e risponderà ai tuoi dubbi, come quelli relativi al codice ATECO per la tua attività o al pagamento delle tasse.